Proseguendo su via San Martino, sulla destra si trova Vico Papa, dove si erge Casa Sferra.
Sulla facciata di questa casa sono ancora visibili alcuni stemmi gentilizi, che la tradizione locale associa alla venuta di Clemente VII a Itri, identificando in questa casa il possibile luogo di soggiorno del Papa.
Un’altra tradizione, invece, vuole che questa sia stata la casa natale di Urbano VI Prignano.
Un elemento particolarmente degno di nota è la grondaia sulla facciata, costruita con lo scopo di convogliare l’acqua piovana in una cisterna.
Ciò che la rende unica è che la grondaia è formata da tegole sorrette da ossa umane. Queste ossa, esposte alle intemperie, si sono indurite anziché deteriorarsi, resistendo allo scorrere del tempo.
Come accennato, il palazzo potrebbe essere stato la casa natale di Papa Urbano VI, al secolo Bartolomeo Prignano (1318-1389). Nato a Itri, arcivescovo di Bari, fu eletto pontefice l’8 aprile 1378.
Urbano VI fu un papa molto austero, promotore di una riforma della Chiesa. Avviò trasformazioni profonde a partire dai cardinali, i cui costumi erano considerati troppo rilassati e poco adatti al loro ruolo.
Tra le sue azioni riformatrici, dichiarò guerra alla simonia e manifestò l’intenzione di riportare la sede papale a Roma, all’epoca situata ad Avignone.
La sua fermezza generò conflitti: i cardinali, appoggiati da Onorato I Caetani e dalla regina di Napoli Giovanna I, elessero un antipapa, Roberto di Ginevra, con il nome di Clemente VII. Ne scaturì uno scisma che colpì profondamente l’unità della Chiesa, dando origine al famoso “Scisma d’Occidente”.