Nella parte bassa del paese, in largo A. Diaz, sorge la fontana Gioacchino Murat. Essa venne realizzata nel 1810 sotto il governo di Gioacchino Murat ed è collocata sul tracciato dell’antica via Appia. La fontana risale al periodo delle seconda discesa in Italia dei francesi nei primi anni dell’ottocento, prima con il re Giuseppe Bonaparte e in seguito con Gioacchino Murat, precisamente nel 1810. La fontana è una generosa donazione del re di Napoli ed è per ciò che ha lo stesso nome e la sua costruzione risale intorno agli anni 1810-1812.
Si può notare un cippo in pietra basica, con le catene, quasi a cingere la fontana (le colonnine, ottagonali, alte circa un metro, erano due, adesso poste all’inizio degli scalini), e sono visibili le bocche dei mascheroni.
L’architetto della fontana era indubbiamente della cerchia massonica: il tema dell’ottagono si trova, oltre che nelle due colonnine, anche nel selciato ai piedi della fontana. Si ottiene una stella ad otto punte, che, unite alle catene, le quali rappresentano l’unione e la fratellanza, simboleggia l’ideologia massonica e gli ideali rivoluzionari.